Fra Nicolau Eymerich: Manuale dell'inquisitore

Fra Nicolau Eymerich
Manuale dell'inquisitore
PIEMME (Via del Carmine n. 5 - 15033 Casale Monferrato / AL), Casale Monferrato 1998
[ISBN-88-384-3170-1] Pagg. 309 - Lire 35.000


     Il Vademecum del 1376 ad uso degli inquisitori per consigliarli nel loro lavoro quotidiano e soprattutto aiutarli a districarsi tra le regole della minuziosa procedura.
     Come riconoscere un eretico, come istruire un processo per eresia, quale domande-tranello porre per smascherare la malafede di teologi in odor di eresia, da quali segni riconoscere negromanti, adoratori del diavolo e streghe, quando richiesere l'intervento del boia per torturare...
     Tra queste e altre questioni affronta Fra Nicolau Eymerich, domenicano e inquisitore generale d'Aragona, autore di questo Manuale, famoso per la sua vastissima diffusione, che Cammilleri presenta qui insieme al commento di Francisco Pena, eminente giureconsulto e canonista del XVI secolo.
     Apprezzato divulgatore sul tema dell'Inquisizione, Rino Cammilleri ha aggiunto via via ulteriori commenti alla luce della storiografia più accreditata. Il risultato è uno spaccato a tutto tondo di vita medievale e rinascimentale, una panoramica generale sull'Inquisizione quale non è dato vedere nelle opere che parlano dell'Inquisizione ma non fanno parlare gli inquisitori.

     Nicolau Eymerich, domenicano, nacque a Gerona, in Spagna, nel 1320 ed ivi morì nel 1939. Nel 1357 succedette come inquisitore generale d'Aragona a Nicolas Rossell. In tale veste lottò duramente contro l'eresia valdese. Fu a Roma come cappellano di Gregorio XI fino al 1378, poi venne coinvolto nel cosiddetto grande scisma d'Occidente e parteggiò dapprima per l'antipapa Clemente VII. Tornato in Aragona, Eymerich avversò le dottrine di Raymond Llull, poi beatificato dalla Chiesa. Costretto a lasciare di nuovo l'Aragona, si rifugiò alla corte papale di Avignone, dove scrisse la sua opera più importante, il Directorium inquisitorium.

     Francisco Pena, eminente canonista, anch'egli aragonese, nato a Villarroya de los Pinares nel 1540 e morto a Roma nel 1612. Su incarico del Sant'Uffizio, andò alla ricerca delle procedure inquisitoriali nelle foni medievali. Scrisse molte opere, specialmente in materia di procedura e diritto inquisitoriale; tra queste, ampi commentari a lavori di trattatisti precedenti come Eymerich, Vignati, Grillandi, Rategno.

     Rino Cammilleri, scrittore, vive e lavora a Oisa. Collabora con varie testate nazionali, e in particolare cura la rubrica "Il Santo del giorno" sul quotidiano "Il Giornale". Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Elogio del Sillabo (leonardo, 1994(, Elogio degli italiani (Leonardo, 1995) e il romanzo L'inquisitore (San Paolo, 1998). Presso Piemme ha pubblicato: La storia di Padre Pio (1993), giunto a ben dieci edizioni, Santi dimenticati (1996) e San Gennaro (1996).




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